6 + 8 - Sulle strade del Nord Est
(quello che abbiamo visto lungo le strade di: massachussets, new york, pennsilvanya e new jersey)

Guidare mi è sempre piaciuto e dall'estate in cui abbiamo girato mezza Francia a bordo di una Nissan Micra (oltre 6200 km in 11 giorni e tantissimi ricordi) devo ammettere che la vacanza itinerante mi è un po' mancata, ma ora sono pronto a rifarmi ;-)

Certo di non poter sapere cosa succeda realmente sulle strade statunitensi in soli tre giorni di "frequentazione" (durante i quali, comunque, abbiamo percorso 1'085 miglia, circa 1'750 km) comincio ad esporre alcuni dubbi che, in ogni caso, mi sono sorti da subito: o sui libri che ho letto, nei film e telefilm visti, insomma nell'immaginario collettivo, ci sono delle imprecisioni, oppure durante questi primi giorni on the road, ho viaggiato sulle strade italiane!
Da sempre, ed ovunque, ho letto e visto che la "polizia stradale" statunitense è presente ed inflessibile, soprattutto nei confronti di chi eccede i limiti di velocità, sono durissimi, ebbene per esperienza personale (ripeto, se soli tre giorni e mille miglia possono considerarsi esperienza sufficiente) posso confermare il fatto che la polizia sia sulle strade, in media ogni venti minuti, mezz'ora al massimo si incontra un'auto o addirittura, lungo le highway le caserme, ma sul controllo dei limiti di velocità non posso essere altrettanto convinto: di tutti i mezzi che ho incontrato, solo una decina (in cui mi includo) rispettavano i limiti di velocità, e, se sulle strada minori si tende a superare il limite in media di 5 miglia, sulle higway, dove il limite massimo è, nel migliore dei casi, di 65 miglia l'ora (104 km/h), ed io procedevo appunto con il cruise control bloccato su questo valore, di norma i veicoli mi superavano nettamente, e credo che mediamente andassero a 75 / 80 Mph!

Naturalmente, dato che le velocità massime, sono comunque inferiori a quelle abituali delle strade italiane, qui mi hanno superato anche tutti i camion, anzi ho avuto l'impressione che proprio i camion siano i mezzi che procedono più velocemente e più di un trailer (i camion con rimorchio che qui sono lunghi più o meno come due camion "nostri") mi abbia superato, in salita, ad oltre 80 miglia orarie.
Moltissime, naturalmente, le auto degne di nota dai coupè bardatissimi (grotteschi), ai monovolume avveniristici, ai pick-up super rialzati e alle berline "spaziali", ma una vera "chicca" l'abbiamo affiancata ad un semaforo di un paesino: una vettura custom, a ruote scoperte, due soli posti, lucidissima e ripiena di particolari cromati; peccato non aver fatto in tempo a fotografarla prima che scattasse il verde e svoltasse nella direzione opposta alla nostra.
Pochissime infine (5 in tutto) le moto incontrate, tutti modelli giapponesi di almeno 5 / 6 anni fa, ed uno scooter (Honda Cn di una decina di anni fa almeno) con sidecar.
Per ora archiviamo le altre impressioni e torneremo sull'argomento dopo aver percorso un po di miglia anche sulle strade del west.

In conclusione di questa sezione aggiungiamo solo qualche nota sul cibo e sul paesaggio: abbiamo viaggiato sempre in zone ricche di acqua, dove la strada è continuamente fiancheggiata da fiumi, torrenti, laghi naturali ed artificiali, stagni. Oltretutto la zona è quasi tutta in collina (anche se alcuni rilievi arrivano ad essere alti quasi 4'000 piedi, 1'200 metri circa, le caratteristiche sono quelle proprie delle colline e ci hanno un po' ricordato le dolci colline bretoni, molto rotonde e morbide nel salire e scendere), per parecchi tratti si guida completamente immersi in boschi verdissimi e a perdita d'occhio null'altro che alberi: il paesaggio ci ha affascinati.
Per quanto riguarda la gastronomia, anche se spesso siamo ricorsi ai fast food, che ammettiamo di apprezzare e non a dispetto del cognome, ma consapevoli di questo pesante fardello ;-) anche tra questi occorre fare alcune distinzioni: prima di tutto nei mcdonald che abbiamo provato (due) abbiamo avuto la sensazione che il pane, la carne e la verdura (cioè tutto) fosse differente da quello che si trova in un analogo locale italiano, a costo di dire una sciocchezza, affermiamo che il pane locale è più gustoso e meno dolce di quello usato in italia, che la carne ha un sapore completamente differente (e qui non ci rinviene), infine le verdure che mettono nei panini e nelle insalate, qui hanno sapore di verdura, mentre da noi siamo abituati al gusto di disinfettante, che deve essere quello con cui lavano l'insalata :-(
Abbiamo poi provato con soddisfazione due catene a noi sconosciute, ma qui ben radicate a vedere da quanti locali con il loror marchio si incontrano un po' ovunque: Donkin Donuts e Krispy Kreme. Entrambe basano la loro offerta su "doughnuts" e "bagles", le classiche ciambelle (dolci i primi, salati gli altri) che si vedono mangiare nei film americani per colazione... quelle che mangia sempre anche Homer Simpson, per capirci. Entrambe le marche ci hanno entusiasmato, i tipi di farcitura sono molti, il gusto è eccezionale e, saremo stati fortunati noi, ma abbiamo sempre incontrato personale gentile ed efficiente (oltre che disponibile ed entusiasta di avere tra i loro avventori anche turisti italiani.

ancora un'immagine della nostra vettura: come credo di aver già segnalato, l'accelerazione è davvero notevole, e la coppia deve essere veramente molta dato che abbiamo fatto tutto il viaggio senza superare mai i 2'100 giri ed i consumi indicativi sono stati di 7,1 litri per 100 km; questi i dati del computer di bordo che, con mia grande sorpresa, prevede la possibilità di avere misure nel sistema anglosassone oppure metrico decimale.

la motrice di un trailer con la caratteristica cabina dietro l'abitacolo,
come già accennato, ogni volta che uno di questi autotreni ci sorpassa
ad oltre 70 miglia l'ora (quando il limite massimo è magari di 55 Mph),
il mito della severità del codice della strada statunitense vacilla...

Liverpool, Savona, Ithaca, Geneva...
I nomi geografici ed in particolare quelli delle città
non sembrano brillare per originalità
ma danno appieno la sensazione
della provenienza multietnica dei loro fondatori

un messaggio così schietto non poteva che stimolare ulterioarmente
la nostra già grande passione per i pick-up