3 - Boston Al risveglio, questa volta ad un'ora più accettabile, ci attende una giornata leggermente meno calda di ieri, ma sicuramente più asciutta, un venticello gradevole ha reso limpido il cielo e sembra che oggi si possa respirare un po' meglio. La prima tappa di oggi, l'acquario, si è rivelato come una piccola delusione. Sarà forse che noi siamo arrivati un po' prevenuti, avendo visitato parecchie volte quello di Genova, che resta per noi il più bello ed interessante, non ci aspettavamo molto, ed in effetti poco abbiamo avuto. Ma la scarsa varietà di offerta sarebbe avremmo anche potuto non considerarla, se non fosse che i visitatori erano decisamente troppo rumorosi (a Genova ancora l'agosto scorso, nonostante le code all'entrata, dentro c'era una certa tranquillità e la visita era sicuramente più appagante e rispettosa degli animali). Fuori dall'acquario, prendiamo ancora la metropolitana e attraversiamo il fiume ed il confine del comune di Boston, e in una decina di minuti eccoci a Cambridge, in Harvard Square. Come dicevo prima, terminata la visita ad Harvard, tornati indietro di due fermate, eccoci nel centro di Cambridge, dove inzia il campus universitario del Massachussets Institute of Technology, un complesso distribuito lungo molti isolati, e su buona parte della riva del fiume che divide i due comuni: enorme ed un po' troppo severo, dato che le costruzioni che lo compongono, anche quelle più recenti (addirittura quelle nuove, ancora in costruzione) hanno tutte un aspetto forse troppo austero ed un poco triste. Naturalmente questo è il mio personale parere, immagino che gli scienziati che ha sfornato non siano stati minimamente influenzati de questo aspetto e anzi lo abbiano vissuto diversamente ;-) |
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